“The Orbit” reinventa le periferie del futuro
![01_The-Orbit_Innisfil_Norm-Li-scaled comunità energetiche](https://www.globalpower.it/wp-content/uploads/2022/09/01_The-Orbit_Innisfil_Norm-Li-scaled-1.jpg)
Il piano, nato in Canada, prevede la trasformazione delle periferie rurali in centri abitativi pensati per i pendolari.
La periferia urbana di Innisfil, a nord di Toronto, è lo scenario della costruzione di una comunità utopica, un distretto dal futuristico battezzato “The Orbit” pensato a misura di pendolare. Costituito da una griglia di strade e da un quartiere centrale caratterizzato da un mix di ampi spazi aperti, edifici residenziali e commerciali, vede nella stazione ferroviaria posta al centro del progetto il proprio cuore pulsante.
![03_The-Orbit_Innisfil_Norm-Li-scaled](https://www.globalpower.it/wp-content/uploads/2022/09/03_The-Orbit_Innisfil_Norm-Li-scaled-1.jpg)
Periferie 2.0
Innisfil ha attualmente una popolazione di circa 40k abitanti ma, nei prossimo 30 anni, si stima potrà arrivare a circa 80k.
Per rendere abitabili e smart le nuove periferie non basteranno le reti di collegamento potenziate, saranno necessarie azioni concrete a supporto dello sviluppo urbanistico, infrastrutturale ed ambientale: Orbit cerca proprio di capire come sia possibile “ri-disegnare” gli hinterland con un approccio futuribile, basato sul benessere delle persone e sulla forte commistione tra servizi, edilizia e spazi sostenibili a 360°.
![06_The-Orbit_Innisfil_Norm-Li-scaled](https://www.globalpower.it/wp-content/uploads/2022/09/06_The-Orbit_Innisfil_Norm-Li-scaled-1.jpg)
Come nasce il progetto
The Orbit nasce nel 2017, a partire dalla semplice presentazione di un progetto di riqualificazione edilizia dell’area circostante la nuova stazione ferroviaria. Dal 2019 le istituzioni locali e la Metrolinx (società che si occupa dei trasporti cittadini) hanno affidato a Partisans (importante studio di architettura) lo sviluppo del piano attuale.
Il progetto si ispira al concetto di pianificazione urbana di inizio XX secolo, la cosiddetta “Città Giardino” di Ebenezer Howard. A livello pratico gli architetti stanno pensando come distribuire residenti, attività commerciali e terreni agricoli in una forma radiante di snodi e raggi, preparando l’ambiente ideale per ospitare circa 100.000 persone, tutte entro un raggio di 1,5 km dalla stazione ferroviaria (circa 15 minuti a piedi, 5 in bicicletta).
Si tratta, quindi, di un’evoluzione del concetto di “città dei 15 minuti” sul quale le grandi metropoli stanno lavorando, posizionando la maggior parte dei servizi di cui un residente ha bisogno a distanze ragionevoli da percorrere in modo sostenibile e quindi a emissioni zero.
![2020_08_18_05_45_41_theorbit_rendering](https://www.globalpower.it/wp-content/uploads/2022/09/2020_08_18_05_45_41_theorbit_rendering.jpg)
Impresa complessa ma realizzabile
Creare un nuovo quartiere da zero non è un’impresa ne facile ne immediata. I piani operativi che vedono attualmente impegnati professionisti, imprese e autorità locali dovrebbero essere finalizzati entro la primavera del 2023 dando tempo all’attuale comunità di sensibilizzarsi, garantendo un piano in linea con le aspettative dei residenti e l’inizio dei lavori per la costruzione della nuova stazione di transito.
The Orbit potrà essere il prototipo per le periferie del domani e, potenzialmente, potrà essere applicato a qualsiasi ambiente rurale per far crescere una comunità in modo egualitario, organizzato ed ecologico.
Che dire, aspettiamo trepidanti un progetto europeo basato sui medesimi principi di sostenibilità!