Caro bollette: come risparmiare sui consumi estivi

26 Lug 2022Mondo Energia

comunità energetiche

Stiamo freschi…

È arrivata l’estate e quando si parla di temperature l’essere umano sembra davvero non aver memoria. Ogni anno la stessa identica storia: “non ricordo estati così torride”, “mai fatto così caldo” e via dicendo. Quest’anno però c’è poco da scherzarci su: l’estate 2022 è partita in quarta portando con sé temperature insopportabili con la soglia dei 40° all’orizzonte. Ecco la ragione per cui oggi vi sottoponiamo il vademecum di Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, che ci suggerisce come ottimizzare l’utilizzo del climatizzatore di casa. Un insieme di buone pratiche che, unite all’installazione di modelli ad alta efficienza e di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, consentirebbero di risparmiare, a livello nazionale, fino a 1,8 mld di m3 di gas metano all’anno, circa il 2,5% del consumo italiano registrato nel 2021 (76 mld di m3).

Con due semplici mosse un risparmio incredibile

La climatizzazione dell’aria è una componente che impatta sensibilmente sul consumo energetico lungo il periodo estivo facendo lievitare i costi in bolletta. La prima contromisura consiste nell’aumentare di 2 gradi la temperatura interna portando il termostato da 26 a 28°C. Il secondo accorgimento, come suggerisce Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio Enea di Efficienza Energetica negli edifici, è quello di schermare le finestre esposte a sud e a est abbassando le persiane quando non si è in casa.

Con questi due semplici accorgimenti, stando alle stime di Enea, è possibile ridurre fino al 50% circa il consumo di energia elettrica per la climatizzazione estiva, un dato che varia in base all’esposizione alla radiazione solare dell’abitazione.

In Italia vi sono all’incirca 25,7 milioni di famiglie. Ipotizziamo che il 30% di queste disponga di due unità interne di condizionamento in funzione per 3-4 al giorno durate il periodo estivo: con queste due semplici azioni si potrebbero risparmiare oltre 1,3 miliardi di kWh elettrici corrispondenti a circa 100 milioni di m3 di metano in un anno. Inoltre, aggiunge Calabrese: “se anche solo il 5% delle famiglie sostituisse il proprio condizionatore energivoro con un modello alla massima efficienza, il risparmio raggiungerebbe quota 180 milioni di kWh elettrici, corrispondenti a 14 milioni di m3 di gas in un anno.

Aggiunge Calabrese, in Italia vi sono all’incirca 25,7 milioni di famiglie. Ipotizzando che il 30% di queste disponga di due unità interne di condizionamento in funzione per 3-4 ore al giorno durate il periodo estivo, con queste due semplici azioni si potrebbero risparmiare oltre 1,3 miliardi di kWh elettrici corrispondenti a circa 100 milioni di m3 di metano in un anno.
“Se anche solo il 5% delle famiglie sostituisse il proprio condizionatore energivoro con un modello alla massima efficienza, il risparmio raggiungerebbe quota 180 milioni di kWh elettrici, corrispondenti a 14 milioni di m3 di gas in un anno.
Un risparmio gigantesco!

Consigli pratici per consumi intelligenti

Abbassare le persiane durante le ore più calde

Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione. Si stima che il risparmio dovuto a questo semplice accorgimento permette di risparmiare fino al 25% in media del consumo, in base all’esposizione dell’abitazione e alla quantità di superfici vetrata (circa di circa 85 kWh elettrici a famiglia). Come esempio, moltiplicando questo dato per il 30% dei nuclei familiari si ottiene un risparmio di 658 milioni di kWh elettrici, corrispondenti a 51 milioni di m3 di metano.

Porre attenzione alla posizione dell’unità

In fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda scende e si mescola con quella calda che invece tende a salire. Occorre assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro gli oggetti come divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.

Scegliere la tecnologia inverter

Mentre un climatizzatore tradizionale lavora a potenza erogata (regola la temperatura dell’ambiente attraverso l’accensione e lo spegnimento del compressore), un condizionatore inverter regola la potenza in funzione della temperatura dell’ambiente. La velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di registrare prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego, adeguando la potenza all’effettiva necessità. Questi modelli, funzionali quando si prevede di tenere l’aria condizionata accesa per molte ore di seguito, costano di più rispetto alla tecnologia on-off ma il consumo energetico e la rumorosità sono più contenuti.

Isolare i tubi del circuito refrigerante

Per evitare inutili dispersioni è necessario assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta al sole e provvedere ad isolare termicamente i tubi del circuito refrigerante presenti all’esterno dell’abitazione. L’operazione evita il riscaldamento del refrigerante favorendo il funzionamento di compressore e condensatore. Questo aiuta l’unità di condensazione a lavorare in modo più efficace.

Sostituire i vecchi condizionatori

Si stima che sostituendo un condizionatore in classe D con un nuovo modello in classe A+++ può far risparmiare circa 140 kWh, pari a circa il 60% dei consumi di energia elettrica legati alla climatizzazione dell’aria. Se scegliete di aggiornare il vostro impianto, il bonus condizionatori è ciò che fa al caso vostro. Con il bonus condizionatori, riconfermato dalla Legge di Bilancio 2022, si può ottenere una detrazione fiscale che va dal 50 sino al 65%.

Sempre legato alla stagione estiva, al bonus condizionatori si abbina il meno conosciuto bonus sulle tende da sole, che dà diritto alla detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e la messa in posa di schermature solari o chiusure tecniche mobili oscuranti.

Secondo Calabrese, implementando questa manciata di semplici consigli, unitamente ai bonus, si potrebbero risparmiare circa 115 milioni di m3 di metano, a cui si potrebbe aggiungere il risparmio di gas, di gran lunga più significativo, pari a 1,7 miliardi di m3 all’anno grazie all’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria. Il dato è stato calcolato ipotizzando l’installazione da parte dell’80% delle famiglie residenti in case unifamiliari, per le quali l’intervento è di semplice attuazione, e dal 20% di quelle che abitano in condominio, per un totale di circa 9,75 milioni di nuclei familiari. Questo perché ricorrere a pannelli solari termici può coprire interamente il fabbisogno di una famiglia media per la produzione di acqua calda sanitaria, da aprile fino ad ottobre, con un risparmio di circa 175 m3 di gas, considerando un consumo medio di 25 m3 al mese.

Anche l’arredamento fa la sua parte…

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